L’amaro prende il suo nome da una
confraternita di monaci, esistita nel 1600 nella città di Torino, dedita allo
studio delle proprietà medicamentose delle piante, dei loro frutti e delle
radici. Il sapore è delizioso, tra il dolce e l’amaro, e il profumo è
inconfondibile. Servire puro, o, a piacere, con ghiaccio.
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